Curdomo, non c’era, poi c’è stato e ora non c’è. Cioè?

Curdomo, non c’era, poi c’è stato e ora non c’è. Cioè?

curdomo
Credit photo by MozzoNews

Semplificazione e l’accorpamento sono due termini molto in voga fra i politici di oggi, ma non solo fra loro. Anche nel periodo fascista la riduzione della spesa pubblica era un imperativo e, fra i vari provvedimenti adottati, ci fu la fusione di diversi enti locali. Nella nostra provincia, un esempio fu Curdomo, comune istituito nel 1927 per accorpamento di CURno, DOrotina e MOzzo.

Curdomo, dal 1927 al 1947

Oltre alla creazione di Curdomo (avvenuta, prevedibilmente, senza la consultazione delle popolazioni locali e con dubbi criteri selettivi), in tutta Italia furono più di 2000 i comuni che subirono la sorte della fusione.

L’istituzione del novello Comune avvenne, in forza del Regio Decreto n. 1745, l’8 settembre 1927; gli abitanti erano 3.808 (dati al censimento del 1931).

Al pari degli altri Comuni, aveva il suo podestà, di nomina regia, che esercitava da solo i poteri di Sindaco, Consiglio e Giunta.

La vita di Curdomo fu ventennale: per effetto del Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n. 1093, il 20 agosto 1947 Curdomo venne soppresso e, al suo posto, vennero di nuovo istituiti i comuni di Curno, Mozzo e Dorotina (oggi frazione di Mozzo).

In questi tempi di spending review sfrenata in cui si cerca di risparmiare le risorse economiche anche accorpando gli enti locali, promuovendo unioni di comuni e convenzioni, la storia di Curdomo è sicuramente un esempio in anticipo sui tempi.

Come tutte le storie ha molto da raccontarci e di morali da farci… nel mentre che tiriamo le nostre conclusioni, ci piace volare con la memoria alle immagini in bianco e nero di questi paesi, oggi nella prima cintura oltre la città di Bergamo, ai tempi vera periferia, fra carrozze, antichi mestieri e tradizioni consolidate.

Vorrei ringraziare la redazione di MozzoNews per la fotografia e per le impareggiabili informazioni.

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