Cartoni e cellophane, in primis, ma non solo sono tutti quei materiali che servono a imballare la merce e renderla disponibile alla vendita.
Materiali spesso ingombranti e difficilmente riciclabili che si trasformano quasi sempre in immondizia, pesando due volte sulle nostre tasche (al momento dell’acquisto e come rifiuto da smaltire), sull’ambiente e, quindi, sulla salute nostra e dei nostri cari.
L’attenzione per gli involucri sta crescendo sempre di più negli ultimi anni, lanciando un mercato nuovo di prodotti alla spina. Dal latte all’acqua, dai detersivi e ora anche al vino, il numero di aziende che propone prodotti sfusi cresce.
All’interno della stessa grande distribuzione, aumentano i punti di distribuzione di alimenti sfusi (cereali, pasta, caramelle…) per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla sostenibilità dei prodotti acquistati.
Un grosso passo in avanti avverrà quest’estate, a Berlino: la città tedesca inaugurerà il primo negozio in cui la merce in vendita sarà completamente libera da imballaggi.
L’idea è di due donne, Sara Lupo e Milena Glimbovski, che hanno ottenuto i finanziamenti necessari per far partire la realizzazione del loro progetto tramite il crowfounding.
La raccolta dei fondi è stata un vero successo, a dimostrazione della crescente attenzione nei confronti di nuovi modi di fare la spesa: quest’estate, aprirà il primo negozio senza buste di plastica e sacchetti usa e getta.
Ognuno potrà prelevare la merce in vendita portando da casa i contenitori riutilizzabili oppure, se sprovvisto, prendendone in prestito uno.
I prodotti saranno regionali e biologici, a conferma dell’attenzione delle fondatrici per l’ambiente.
Dalla fortuna del primo negozio Original Unverpackt dipenderà l’eventuale diffusione sul territorio tedesco ed europeo: la speranza è che ovviamente un negozio come questo possa presto aprire i battenti anche da noi, se non proprio a Bergamo, per lo meno nella vicina Milano, presto sede del primo punto italiano di Veganz.