Canto Alto, la montagna preferita dai bergamaschi

Canto Alto, la montagna preferita dai bergamaschi

Non c’è bergamasco che non sappia riconoscere il Canto Alto: la svettante croce metallica lo rende riconoscibile anche a chi non ha mai messo gli scarponi a piedi e, almeno una volta nella vita, bisognerebbe organizzare una salita al Canto Alto.
I motivi sono molti, ma su tutti non possiamo menzionare quelli geografici e quelli storici.

Canto Alto: il panorama

Il Canto Alto (1146 metri sl.m.) fa parte delle Prealpi bergamasche e, territorialmente, fa parte del comune di Sorisole; geograficamente, è l’ultima dorsale che divide i corsi dei due fiumi più importanti della provincia, il Brembo e il Serio.
Arrivati in quota, il panorama del Canto Alto si apre a 360 gradi sulla provincia e, nelle giornate particolarmente cristalline, a Sud si arriva a vedere gli Appennini (oltre a Bergamo e ai suoi colli), a ovest si vede il profilo del Monviso e il complesso del Monte Rosa, la Roncola dell’Albenza, il Resegone, la Valle Imagna e le Grigne. A nord, dalla terrazza panoramica del Canto Alto (dotata anche di pannello illustrativo), si vedono lo Zuccone dei Campelli, il Pizzo dei Tre Signori, il Cancervo ed il Ventulosa, i monti di Foppolo, il Badile, il Cengalo, il Disgrazia, il Pegherolo, le cime di Menna, l’Arera, ed in primo piano l’Alben. Non manca la Presolana, il Camino e, in lontananza, il Carè Alto nel gruppo dell’Adamello. A est i monti bresciani.

Canto Alto: la storia e la croce

Come abbiamo visto la posizione del Canto è particolarmente suggestiva agli occhi del viandante moderno e, quindi, strategica per il controllo del territorio nei secoli scorsi.
Secondo le fonti storiche, nel Medioevo il Canto Alto era un punto di osservazione delle vie di comunicazione fra le valli ed era dotato di un fortilizio a difesa del quale c’erano una dozzina di uomini, i cui resti sono stati scoperti nelle opere di scavo per la moderna croce.
Distrutto attorno al XIV secolo, il forte non è mai più stato costruito.
Oggi, al suo posto, c’è una semplice e bellissima croce cristiana in traliccio metallico al 100%, alta 32,5 metri. Realizzata dalle sezioni locali dell’Associazione Nazionale Alpini, la croce è stata inaugurata il 2 settembre 1979, funge da ponte radio per il soccorso alpino ed è stata la terza croce che è stata posata sul Canto Alto.
Prima di lei, infatti, furono posate altre croci: la prima inaugurata il 14 settembre 1902, dedicata a Cristo Redentore, era alta circa 20 metri ed era composta da una base in muratura (con annessa cappella) e da una croce. Fu completamente distrutta da un temporale nel 1948, dopo anni di incuria e vandalismo che avevano accelerato l’azione devastatrice delle intemperie atmosferiche.
Fu ricostruita (con base in muratura, traliccio metallico e croce) e inaugurata il 25 maggio 1952, dedicata ai caduti delle 2 guerre mondiali e alle vittime del bombardamento della Dalmine del 6 luglio 1944: tuttavia, non ebbe miglior sorte della precedente e, in breve, crollò.

Il rifugio degli alpini del Canto Alto

Nei pressi del Colle di Sant’Anna c’è il Rifugio degli Alpini, di cui potete vedere le attività in corso sulla pagina Facebook

Fiaccolata Canto Alto

Tradizionalmente, la notte della vigilia è in programma una fiaccolata dal Pisgiù di Sorisole al Canto Alto, con rientro per le 24 per portare la natività alla parrocchiale di Sorisole.

Itinerari per il Canto Alto

dal versante sud (Sorisole e Bruntino alto)

Citazioni sul Canto Alto

 

“La Croce torni a dominare dall’alto le nostre terre bergamasche e gli uomini dal basso cerchino in essa il simbolo della fede ed il segno della speranza”, Adriano Bernareggi (vescovo di Bergamo, 1952).

“… le mie montagne e il Canto Alto, che svetta siccome piramide nel cielo”, Bortolo Belotti (politico e storico)

 

LINK FOTO STORICHE

 

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