Cappella Colleoni

Cappella Colleoni

cappella colleoniNel cuore di Città Alta, in piazza Duomo, proprio dietro Piazza Vecchia e il Palazzo della Ragione, la Cappella Colleoni viene considerata uno degli edifici più maestosi di Bergamo: un capolavoro rinascimentale che colpisce per la sua maestosità e per la sua eleganza.
All’interno riposano le spoglie mortali del celeberrimo condottiero di ventura Bartolomeo Colleoni che, con questo monumento, ha voluto celebrare al massimo la propria persona.

Cappella Colleoni a Bergamo: cosa sapere

Le manie di grandezza del Colleoni ci erano già state anticipate al Castello di Malpaga che costruì quale sua dimora; sarà la Cappella Colleoni, da lui progettata come mausoleo personale, l’opera su cui darà massimo sviluppo.

Costruita attorno al 1470 da Giovanni Antonio Amedeo, padre anche della Certosa di Pavia, esalta la figura di Bartolomeo Colleoni: secondo la leggenda, laddove ora sorge la Cappella Colleoni vi era la sagrestia di Santa Maria Maggiore che, pare con la forza, il Colleoni fece demolire per far spazio al suo mausoleo.
Al suo interno, oggi, sono custodite le spoglie mortali di Colleoni e dell’amata figlia Medea, morta adolescente.

Più pagano che cristiano, l’opera presenta numerosi richiami ai simboli militari (su tutti, i busti degli imperatori romani Traiano e Cesare sulla facciata), nonché la centralità della figura del condottiero all’interno dell’edificio al posto dell’altare cristiano.
Curata nei minimi dettagli, la Cappella Colleoni presenta finiture di massimo pregio sia all’interno che all’esterno con tarsie, marmi; la cancellata in bronzo è successiva, di inizio Novecento.

Lasciando la parola a chi se ne intende più di noi di architettura (una bella analisi architettonica la trovate qui, preferiamo richiamare l’attenzione sui luoghi che hanno interessato la vita del Colleoni: nativo di Bergamo, soldato di ventura (e, quindi, errante) al soldo della Serenissima Repubblica di Venezia, edifica castelli nella pianura e si fa seppellire in Bergamo alta.

Il legame fra il condottiero e la città è stato davvero forte, per non dire indissolubile: fra tutti i posti che ha toccato a vario titolo nel corso della sua avventurosa vita, ha scelto Bergamo come luogo per il riposo eterno, donandole un monumento elegante e raffinato, che ancora oggi stupisce, colpisce e rapisce anche l’osservatore più scettico.

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