Centrale idroelettrica Taccani a Trezzo sull’Adda

Centrale idroelettrica Taccani a Trezzo sull’Adda

La modernità ci fa sembrare tutto dovuto: l’acqua che scende dal rubinetto così come la luce che accendi sul comodino la sera.
Come ben sappiamo, però, da qualche parte questa elettricità deve pur arrivare.
Se vogliamo scoprire da dove arrivi, organizziamo una gita a Trezzo e visitiamo la Centrale idroelettrica “Taccani”, di proprietà dell’ENEL, tutt’oggi funzionante e da cui molto probabilmente arriva parte dell’energia con cui sto scrivendo questo articolo.

Centrale Idroelettrica “Taccani”:come arrivare

Alla Centrale si arriva scendendo la ripida discesa di via Visconti Bernabò a Trezzo sull’Adda: appena arriviamo troviamo il locale “La stella del fiume”, giriamoci a destra e vedremo la Centrale; sulla sinistra, l’imbocco della ciclovia dell’Adda.
Si tratta di un esempio di archeologia industriale che risale agli inizi del Novecento: l’industriale Cristoforo Benigno Crespi era un facoltoso imprenditore, proprietario dell’omonimo cotonificio e fondatore del celebre villaggio operaio di Crespi d’Adda.
La produzione nei suoi stabilimenti richiedeva maggiore energia elettrica e, così, Crespi decise di acquistare il promontorio su cui si trovano i resti del castello Sforzesco per costruire una centrale idroelettrica che fornisse energie al suo polo produttivo.
E così prese il via la storia di questa centrale che venne costruita in pochi anni e divenne operativa nel 1906.
La realizzazione venne affidata all’architetto Gaetano Moretti, di corrente modernista, che si attenne anche alle indicazioni di Crespi per cui la centrale non dovesse essere in contrasto con il paesaggio circostante. Per questo, quindi, la pietra utilizzata per i rivestimenti fu una puddinga, nota come “ceppo dell’Adda”.
La struttura della centrale è composta da un corpo centrale, con due ali laterali, in stile liberty dalle forme medioevali che riprendono le forme del Castello.
Per il suo funzionamento, è stato necessario costruire uno sbarramento in cemento e paletti (la diga Poiret), alto una decina di metri; dodici bocche di presa fanno convogliare le acque nelle turbine della Centrale che vengono rese al fiume, dopo la lavorazione, tramite un bacino di scarico a due gallerie che si trova oltre il Castello.
Tecnicamente, la Centrale ha turbine del tipo elica ad asse verticale e Kaplan ad asse verticale, la potenza netta è di 10,5 MW.

Centrale Idroelettrica “Taccani”: Visita

La Centrale è, storicamente, la più importante della regione Lombardia; è visitabile tutti i martedì, mercoledì e giovedì per i gruppi, su prenotazione.
Per i singoli, sono organizzate visite guidate gratuite, tutte le prime domeniche del mese, eccetto a gennaio e agosto.
Per sapere come funziona una centrale idroelettrica, vi segnalo questo link.

Centrale Idroelettrica “Taccani”: Le Fotografie

Segnaliamo un bellissimo reportage sui paesaggi e sulla fauna che circonda la centrale, sul sito Francesco’s Photos.

Di seguito, alcune immagini sugli interni della centrale, scattati da Massimo Roselli:

Sala macchine centrale.
Photo Credits: Massimo Roselli
Turbina.
Photo Credits Massimo Roselli

Elica.
Photo Credits: Massimo Roselli

2 Risposte a “Centrale idroelettrica Taccani a Trezzo sull’Adda”

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