Ciclabile sull’Adda #1: da Trezzo sull’Adda a Cornate d’Adda

Ciclabile sull’Adda #1: da Trezzo sull’Adda a Cornate d’Adda

Nel cuore della pianura, alle porte di Bergamo, ecco una nuova pista ciclopedonale tutta da scoprire: la ciclabile sull’Adda, un percorso immerso nella natura che, lungo l’omonimo fiume, collega Trezzo sull’Adda a Lecco.

Il percorso è pianeggiante, molto ombroso e ricco di storia: diverse installazioni ci raccontano di come questi scenari abbiano ispirato il genio di Leonardo da Vinci nella realizzazione delle sue grandi opere di ingegneria idraulica, ma anche possiamo ammirare siti di archeologia industriale ancora oggi funzionanti (uno per tutti, l’imponente ed elegante centrale Taccani).

Imperdibile, dunque, partiamo e arriviamo a Trezzo sull’Adda, parcheggiamo. Trezzo è una cittadina frenetica e le strisce dei parcheggi sono blu. Il consiglio è, quindi, di venirci di domenica o festivi: non bisogna pagare e non ci sono limiti di tempo alla sosta.

COME ARRIVARCI

Per arrivare alla Via Alzaia sulla quale si snoda tutto il percorso, entriamo nel centro di Trezzo, seguendo le indicazioni per Castello Visconteo oppure per la centrale elettrica Taccani. Raggiunto il Castello, giriamo in via Visconti Barnabò che è una lunga discesa che ci porterà sulle sponde dell’Adda. Se giriamo a destra, potremo ammirare gli strepitosi esterni della Centrale idroelettrica Taccani, se giriamo a sinistra ecco la ciclovia.

LA CICLOVIA SULL’ADDA

Imbocchiamo la ciclovia (punto 1), lasciandoci sulla sinistra il circolo di canottieri: la pavimentazione è in ghiaia e non c’è pendenza, sulla destra c’è l’Adda, con la ricca fauna fluviale (cigni, fuliche e anatre su tutti).
La strada scivolerà velocemente fino alla prima (e unica) interruzione della tappa di oggi: tre locali (fra ristoranti e bar) e un parcheggio, un altro eventuale punto di inizio della nostra gita.

Dopo pochissimi metri rientriamo nella ciclovia (punto 3) e ancora qualche passo, in concomitanza con il sentiero “Le cave del ceppo”, inizia una serie di circa 10 tavoli da picnic. Il consiglio è di sfruttarli: fino alla fine della tappa di oggi non ne troveremo più e anche fermarsi per un panino potrebbe essere scomodo, visto che la via Alzaia si stringerà sempre di più, giusto per il passaggio delle persone e delle biciclette. Accanto ai tavolini, troviamo degli attrezzi ginnici del percorso salute.

Alla fine dell’area ristoro, troviamo l’imbocco del sentiero che conduce a una roccia per scalatori (Ronda nera) e la strada che conduce a Cascina Portesana (punto 4).
Da qui in poi, la strada si stringe e ci si addentra sempre di più nella natura del luogo: troviamo frutti di bosco, ribes, more, felci e avventurosi alberi cresciuti sulle sponde del fiume, incuranti del pericolo di piene ed esondanzioni.
Il silenzio e la quiete regnano sovrani, non c’è posto per altro che per la magia di una passeggiata fatta pensando al tempo, alla storia e alla forza della natura.

Quasi alla meta di oggi, troviamo una diroccata casa che da’ proprio sulla via Alzaia: non sottovalutiamola e leggiamo il cartello di presentazione. Siamo davanti a un mulino del 1641, detto Mulinetto (punto 5). Ha funzionato fino al 1902 grazie all’acqua sorgiva che scaturiva dal retrostante ceppo: una foto d’epoca ne ritrae le vestigia d tempi decisamente migliori.
Una nuova riflessione, senz’altro, affiora.

LACENTRALE IDROELETRICA ESTERLE

A circa duecento metri dal Mulinetto ecco la nostra meta di oggi: imponente e maestosa, la centrale idroelettrica Esterle (punto 6) che, proprio quest’anno, ha spento 100 candeline. Da fuori è bellissima: sembra un palazzo rinascimentale e invece è più recente (1914) e votata a ben più funzionali attività. Peccato non visitarla, il cartello illustrativo di dice che la pavimentazione è a mosaico e che lo stile è l’eclettico lombardo. Il moderno logo della proprietà (Edison) si fonde con la storica struttura, lasciando un’immagine davvero interessante di passato e presente.

Per oggi, abbiamo finito… il ritorno (a malincuore) ci richiama; Cornate d’Adda, sicuramente, ripartiremo da qui la prossima volta.

CICLABILE SULL’ADDA: Da Trezzo sull’Adda (Milano) a Cornate d’Adda (Milano)- centrale idroelettrica Esterle: circa 12 km (andata e ritorno).

CONSIGLIATA a piedi, in bicicletta (mountain bike, da città).
Percorribile anche con passeggini (per il fondo dissestato meglio i tre ruote).

PUNTI DI RISTORO

– bar alla partenza (vicino punto 1);
– bar e ristoranti a Trezzo (fra punto 2 e 3);
– tavolini pic nic (fra punto 3 e 4).

LUOGHI D’INTERESSE STORICO

Centrale idroelettrica Taccani (XIX-XX secolo), vicino punto 1;
– il Mulinetto (anno 1641), punto 5;
– Centrale idroelettrica Esterle (XX secolo), punto 6.

 

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