Da Bergamo a Verona c’è solo un’oretta di autostrada e diversi collegamenti ferroviari (regionali e frecce): insomma, organizzare una girata a Verona è davvero un gioco da ragazzi.
Da Bergamo a Verona in una giornata
Deciso di partire da Bergamo a Verona, quali sono le cose assolutamente da vedere?
1- Piazza Bra
La piazza principale di Verona è Piazza Bra che ospita il palazzo comunale, la Gran Guardia, il Liston e lei, l’Arena.
Inutile dire che tutti gli sguardi vanno verso l’Arena, lo storico anfiteatro romano oggi visitabile e soprattutto palco estivo della principale stagione teatrale/lirica in Italia. Fascino non le manca, sarà per gli anni che porta benissimo, sarà per il prestigio che la circonda, di certo non è immaginabile andare a Verona senza darle un’occhiata almeno da fuori…
Merita una menzione il Liston, sul lato nord ovest, il rinomato passeggio veronese, fatto di aperitivi, bar e ciacole.
2- Ponte Scaligero
Rosso, merlato e imponente, il Ponte Scaligero è uno spettacolo dell’ingegneria ed anche della voglia di fare e rifare: eh sì, perché quello che vediamo oggi non è l’originale Ponte Scaligero, ma la ricostruzione esatta che venne fatta nel secondo dopo guerra (infatti, il ponte fu bombardato e distrutto nel 1945 dai tedeschi in fuga).
Attraversatelo, affacciatevi, fotografatevi e immedesimatevi nelle avventure militari che ha vissuto…
3- Piazza delle Erbe
Cuore pulsante del commercio nei secoli, oggi conserva un’aria particolare fra turismo e tradizione commerciale, fatta di trattative, scambi e affari fra i mercanti e i clienti.
Nei dintorni, si dipanano le vie dello shopping fra grandi marchi internazionali e vecchie botteghe storiche. Da assaporare, passo dopo passo, l’atmosfera.
4- Piazza dei Signori
Adiacente a Piazza delle Erbe c’è Piazza dei Signori che un tempo ospitava i palazzi del governo veronese. L’atmosfera è decisamente differente in soli pochi passi, aristocratica e riservata, in Piazza dei Signori si respira un’aria davvero tranquilla. Merita.
5- La casa di Giulietta
Il balcone è ricostruito, lo sanno tutti, ma il fascino di una storia d’amore contrastata che vede protagonisti due giovani veronesi di buona famiglia resiste nel tempo e continua a richiamare curiosi, innamorati e sognatori. Il tributo alla dimora in via Cappello è un atto dovuto.