Da Pianca a Cantiglio lungo il sentiero del partigiano

Da Pianca a Cantiglio lungo il sentiero del partigiano

Durante la Seconda Guerra Mondiale vi sono state innumerevoli battaglie, molte combattute anche sulle nostre montagne, una di queste anche se quasi sconosciuta ai più è la battaglia di Cantiglio, oggi ripercorreremo il sentiero del partigiano da Pianca a Cantiglio, immergendoci oltre che nella natura anche nella storia.

Da Pianca a Cantiglio: il Percorso

Il sentiero del Partigiano, lo potete trovare anche come il segnavia 131 del Ca, parte dalla Chiesa di Pianca una località sopra San Giovanni Bianco, proprio davanti al sagrato si presenta come una mulattiera con il fondo abbastanza regolare, nella prima parte è quasi completamente pianeggiante e si riesce a tenere una buona andatura.

Il sentiero da Pianca a Cantiglio si snoda a mezza costa, appena lasciato l’abitato troviamo una piccola cappelletta intitolata alla Vergine Maria, inizialmente il sentiero è abbastanza largo ma man mano che si continua si stringe fino a diventare una lingua a terra battuta circondata dall’erba.

Dopo circa una mezz’oretta di cammino il sentiero inizia a scendere di quota con una serie di stretti tornanti, qui il paesaggio cambia il sentiero diventa roccioso, fino ad arrivare sul greto di un piccolo corso d’acqua, l’attraversamento è molto semplice ci sono delle rocce dove è possibile attraversare senza grande difficoltà. Il sentiero da Pianca a Cantiglio continua il suo percorso altalenante fino ad arrivare ad un segna via dove è possibile trovare le indicazione per Cantiglio da una parte e un altro sentiero che scende fino a San Giovanni Bianco.

Qui la svolta: se fino ad adesso il sentiero teneva una pendenza abbastanza costante ora inizia a salire con una certa velocità attraversando un rado bosco e recuperando quota, la nostra meta si trova a circa 1.100 m.s.l.d.m., anche qui troviamo una serie di tornanti che in poco tempo ci portano a Cantiglio.

Usciti dal bosco troviamo uno spiazzo dove tra rovi e alberi si riescono a intravedere le costruzioni di Cantiglio, ma superate queste prime costruzioni ecco il vero e proprio borgo dove troviamo anche una piccola chiesa dove ogni 25 Aprile viene celebrata una Messa commemorativa per i Caduti nella Battaglia di Cantiglio. Il silenzio la fa da padrone e se non fosse per il pannello solare su una costruzione ristrutturata sembra di fare un salto indietro nel tempo di cinquant’anni. Su una stalla ormai abbandonata troviamo una targa commemorativa.

La discesa non è più facile della salita visto il notevole dislivello da colmare, purtroppo lungo il percorso non vi è presenza di acqua da poter bere l’unica è una fontana nei pressi della Chiesa dove è possibile riempire le proprie borracce.

Da Pianca a Cantiglio: Un po’ di storia

Nella Seconda Guerra Mondiale vi sono state innumerevoli battaglie alcune sono finite sui libri di scuola altre purtroppo altre passano in secondo piano. La storia che racconteremo oggi si svolge in un piccolo agglomerato di case che veniva utilizzato quasi esclusivamente d’estate: sto parlando si Cantiglio. Tutto iniziò nel lontano 1943 quando un gruppo partigiano guidato dal ex sottotenente Giorgio Issel che passò alla storia come la 86° Brigata Issel.

I luoghi dove si combatté questa cruenta battaglia si trovano lungo il sentiero da Pianca a Cantiglio, nella Val Taleggio. Nella notte tra il 3 e il 4 Dicembre una squadra di SS e un centinaio di fascisti partirono per smantellare la brigata partigiana, un gruppo salì da Ponte Becco e un altro gruppetto dall’orrido della Val Taleggio, mentre il gruppo più numeroso partì da Pianca e prosegui lungo il sentiero fino a Cantglio usando come guida alcuni ragazzine e tenendo in ostaggio il prete di Painca Don Gerosa, che era in contatto con i Partigiani. Appena giunti nei pressi di Cantiglio ordinarono ai ragazzini di tornare a Pianca e come raccontato da uno dei due il suono che riecheggiò in tutta la valle furono e scariche delle mitragliatrici, presi alla sprovvista e su tre fronti i partigiani furono in breve tempo massacrati, i tedeschi appiccarono fuoco alle baite e alla chiesetta, che fu ricostruita nel dopo guerra, in ricordo dei caduti di Cantiglio, ogni 25 aprile si celebra una messa in loro memoria.

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