Diga del Gleno, tra storia e natura

Diga del Gleno, tra storia e natura

L’uscita di oggi ci porta sul luogo del più grande disastro della bergamasca, alla Diga del Gleno, un’immane tragedia accaduta agli inizi del 1900.
Era il 1 dicembre 1923, quando la valle del Gleno fu scossa da un sussulto, tutti pensarono ad un terremoto, invece la possente diga stava crollando mietendo più di 500 vittime.

Diga del Gleno: il percorso

La diga del Gleno si trova nell’omonima valle, a poca distanza dell’abitato di Pianezza una frazione di Vilminore di Scalve.
Per poterla raggiungere bisogna percorrere tutta la Valle Seriana, e in poco più di 90 minuti in auto da Bergamo si è arrivati. Attenzione al periodo in cui decidete di andare: in estate è in vigore un divieto di transito per cui, per raggiungere l’abitato di Pianezza, è possibile prendere una comoda navetta che da Vilminore vi porta proprio all’inizio del sentiero. Il costo del servizio navetta è pari a € 4,00 andata e ritorno, per ulteriori info visitate il seguente link.
Per i più allenati è possibile salire a Pianezza tramite il sentiero 4 a che parte dall’abitato di Vilminore.

Arrivati a Pianzza, a quota 1267 m, il sentiero che dobbiamo seguire è il 411 del Cai , che in poco più di un’oretta ci porterà di fronte all’imponente diga del Gleno
Partendo dalla piccola piazza prendiamo la stradina a destra della fontana e poi svoltiamo subito a destra addentrandoci tra le caratteristiche case in pietra, teniamo la destra dove troveremo le indicazioni del nostro percorso.

Inizialmente il sentiero si presenta come una scalinata che prende quota, man mano procediamo sparisce e lascia il posto ad un sedime più roccioso che con una modesta pendenza ci porta all’interno di un lussureggiante bosco. Il sentiero non presenta particolari difficoltà, ma continua con una costante pendenza per circa una mezzora portandoci a quota 1507 metri. Lungo questo tratto è possibile vedere la condotta forzata della diga del Gleno
Giunti ad un bivio si tiene la sinistra e il sentiero si compatta diventando una mulattiera in terra battuta e quasi completamente piano, da qui non manca tanto ancora una mezz’ora e saremo giunti alla nostra meta.
Costeggiando il fianco della montagna, il panorama è da mozzafiato, continuando il nostro cammino ecco che si vede uno dei due tronconi della diga del Gleno: più ci avviciniamo più si percepisce un’aurea di maestosità e di grandezza, che rilancia il nostro pensiero corre ai spaventosi istanti del crollo del 1923, quando l’intero invaso precipitò a valle travolgendo tutto quello che incontrava.

Finalmente siamo arrivati, e la Diga del Gleno si presenta in tutta la sua magnificenza, la struttura rimasta fino ai nostri giorni sembra uscita dalle pagine del Signore degli Anelli, imponente come il Nero Cancello di Mordor.
Alle spalle della diga si trova oggi un piccolo laghetto circondato da verdi prati; su una piccola altura nel periodo estivo è possibile trovare un bar per poter bere e mangiare qualcosa.

Respirata un po’ d’aria frizzante di montagna e riempito non solo gli occhi ma anche il cuore di questo meraviglioso paesaggio, non ci resta che riprendere la strada di casa.

Alla prossima escursione…….

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