Se seguite le cronache locali, avete sicuramente sentito che nei prossimi mesi l’ex caserma Montelungo (quella di fronte al parco Suardi e al Palazzetto dello Sport) verrà riqualificata, con un intervento architettonico-urbanistico che si inserisce in coda ad altri progetti di pregio che hanno riguardato recentemente la nostra città (uno dei più importanti è senza dubbio quello del Monastero di Astino).
L’ex caserma Montelungo: la Storia
Nel passato più recente Ex caserma Montelungo, la cui data di nascita risale addirittura al 1816, c’è stata la destinazione militare, vocazione ultima di una struttura che ne ha vissute molte sulla sua pelle.
Infatti, secondo la storia in principio c’era il convento di San Raffaele, in seguito l’Ex caserma Montelungo ospitò la Casa delle Dimesse e l’orfanotrofio femminile, divise da un muro interno.
Nel cortile interno, venivano coltivati orti e giardini.
Nella Casa delle Dimesse venivano accolte donne dalla vita travagliata che, secondo le statistiche, erano in numero di 44 alla fine del ‘500 e 17 nel XVIII secolo.
Le bambine e ragazze orfane, invece, occupavano l’orfanotrofio femminile: per loro protezione, le giovinette potevano uscire dall’istituto solo in coppia e vestite con una divisa composta da gonna color ocra e un cappellino bianco.
La loro giornata era dedicata all’esecuzione di lavori manuali, come il ricamo o l’uncinetto, che dovevano poi essere venduti e i cui fondi servivano al sostentamento dell’istituto; fra le altre attività, le ragazze venivano chiamate a cantare nel corso dei funerali.
Una ricca pagina di storia, insomma, sta dietro all’Ex caserma Montelungo che tutti noi ben conosciamo di vista e che per anni è rimasta inutilizzata e abbandonata a se’ stessa. Finalmente, dopo molti anni di decadimento l’ex caserma Montelungo, potrà tornare a vivere da protagonista la storia cittadina, con un restauro e nuove destinazioni d’uso……
Ho comandato la caserma Montelungo trenta anni fa per un anno. Nonostante l’età era un gioiello. La notte di Natale era un ritrovo per i cittadini di Bergamo, la S. Messa era un evento poi veniva distribuita la cioccolata calda. Eravamo amati da tutta la città. Sono molto dispiaciuto di vederla ridotta in quella maniera. Il mio ufficio era quello con l’asta della bandiera fuori dalla finestra. Nonostante sia stato l’anno più duro della mia vita lo rimpiango con commozione
La ringrazio Gen. B. Mario Destefanis per il suo commento e di aver condiviso con noi un aneddoto della sua vita.
Paolo di BergamoGreen
che splendido anno di leva che ho passato in quella caserma esattamente 30 anni fa proprio come lei dove sono cresciuto caratterialmente grazie ancora primo scaglione 86, prima compagnia
Io ho trascorso i miei 4 mesi da Sergente A.U.C. dal 11 Dic. 1969 al 10 Apr. 1970.
Sono arrivato a Bergamo il giorno prima della strage di P.zza Fontana……
Ho trascorso alla Caserma Montelungo il mio periodo di Sergente A.U.C. dal 11 Dic. 1969
(il giorno prima della strage di P.zza Fontana)
E’ stato un bellissimo periodo….
La ringrazio Gianmarco per aver condiviso con noi un aneddoto della sua vita, e per il suo commento
Paolo di BergamoGreen
e noi eravamo il 4 scaglione 1994. Compagnia trasmissioni. Al comando della compagnia il Capitano Lippolis. In tenente colonnello Pizzinelli, il generale che veniva spesso Carmine Fiore.
Li ricordo tutti. Un anno duro ma bellissimo, tanti amici.. da quelli un po’ paraculati che vivevano li in città a quelli che arrivavano dalle campagne del sud. Tornavano i carri dalla Somalia in quel periodo…l’alluvione di Alessandria..
In tutti questi anni ad ogni passaggio a Bergamo, ogni volta… mi sono fermato li davanti al cancello, mi sono anche arrampicato per guardare dentro.. e come un bambino mì è venuta la lacrimuccia.
Non dimenticherò mai quelle stanze che voi potete vedere in foto solo all’esterno ma che dentro erano ognuna con 8 letti e che davano un senso di appartenenza che solo chi c’era puo’ sentire.
Avevamo dentro i ragazzi della banda.. l’inno da noi non era un disco.. c’erano loro ogni mattina… potrei stare qui ore…
Grazie Bergamo è stato un onore stare li con Voi.
Viva la Brigata Legnano