Il Grand Hotel di San Pellegrino

Il Grand Hotel di San Pellegrino

Per chiunque passi per la celebre cittadina termale dell Valle Brembana, il Grand Hotel di San Pellegrino è sempre stato un punto di riferimento: imponente e sontuoso, è rimasto per decenni a testimoniare lo sfarzo di una cittadina che – un tempo – era un vero polo turistico del lusso.
Infatti, se consideriamo che da qui sono passati la regina Margherita di Savoia (nel 1905, una splendida foto la potete vedere qui) e il generale Cadorna, i nobili della famiglia dello zar di Russia e i familiari del Re Faruk d’Egitto non possiamo che immaginare che, al di la’ della fatiscenza che (ancora per poco) caratterizza l’edificio, ci fossero tutti i comfort possibili e immaginabili per l’epoca.

Storia del Grand Hotel di San Pellegrino

Era appena iniziato il Novecento quando la Società anonima dei grandi alberghi di Sangrand hotel di san pellegrino Pellegrino affidava l’incarico di progettazione di un albergo, che non doveva essere secondo a nessuno, all’architetto Romolo Squadrelli in collaborazione con l’ingegner Luigi Mazzocchi.
I due progettano un edificio che per stile e simmetria lascerà il segno: inaugurato nel 1904, il Grand Hotel all’esterno ha una struttura composta da un grosso blocco centrale, sormontata da un tetto a cupola e carenato ai lati, con due blocchi laterali; sulla facciata (quasi 130 metri, in stile liberty), oltre alle centinaia di finestre che si aprono, ci sono lesene, decorazioni in cemento con putti, cariatidi e motivi floreali sono un antipasto di quello che gli abbienti ospiti avrebbero trovato all’interno.

All’interno, c’è l’atrio (pieno di stucchi, colonne e del gigantesco lampadario) e lo scalone in ferro battuto al centro, mentre ai lati ci sono le sale di soggiorno e da pranzo: per salire ai 7 piani superiori c’erano ascensori e, in ognuna delle 250 stanze, c’erano telefono, acqua potabile, luce elettrica e ambienti da sfarzo.
Insomma, se consideriamo i tempi, era un vero e proprio lusso inimmaginabile.

La vita a San Pellegrino Terme negli anni d’oro

I soggiornanti del Grand Hotel di San Pellegrino erano soliti recarsi alle Terme per il benessere e la cura della persona; oppure al Casinò per l’intrattenimento e il gioco.
L’elegante ponte che vediamo ancora oggi venne costruito nel 1924 su progetto di Michele Astori, sostituendo quello precedente in legno.

Ospiti illustri del Grand Hotel di San Pellegrino

Oltre a quelli accennati in apertura di articolo, il Libro degli Ospiti del Grand Hotel riporta le firme di altre personalità d’eccellenza che soggiornarono al Grand Hotel:
– la regina Elena con i figli principe Umberto e principessa Maria, 1929;
– il compositore Pietro Mascagni;
– i premi Nobel Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo
– Federico Fellini e Giulietta Masina;
– Ugo Tognazzi;
– Ornella Muti.

Declino del Grand Hotel di San Pellegrino

L’innovativo Grand Hotel che aveva conquistato le più raffinate personalità dell’epoca, ben presto si rivelò molto oneroso nella gestione e, nel frattempo, ci sarebbero degli interventi da effettuare per mantenere il pregio della struttura e non farla declassare.
Purtroppo, non si riuscì a far fronte a queste necessità e, per questo, dopo decenni di lento declino, nel 1979 il Grand Hotel venne definitivamente chiuso.
Da allora, abbandonato a se’ stesso, sia gli esterni che gli interni si sono usurati e il Grand Hotel ha ospitato solo aste d’arte.

Rinascita del Grand Hotel di San Pellegrino

Per riportare il Grand Hotel ai fasti del passato, ci vogliono 40 milioni di euro, fondi che verranno forniti dal Gruppo Percassi (22 milioni) e dal Governo (18 milioni), con l’obiettivo di riaprire il Grand Hotel entro il 2019 che, dal progetto, sarà di nuovo un hotel di lusso con almeno 5 stelle.
Nel novrembre 2015 è stato inaugurato un parco giochi per bambini nell’area adiacente il Grand Hotel.

Alcune foto d’epoca le potete visionare qui, qui, qui

Uno spezzone del film “Primo Amore”, girato negli interni:

Un bel video


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