Il Museo di Scienze Naturali di Bergamo, in Città Alta

Il Museo di Scienze Naturali di Bergamo, in Città Alta
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Varcata la soglia della Cittadella, un ampio quadrato si apre davanti ai nostri occhi e, sulla sinistra, per chi viene da Colle Aperto, prima del passaggio che ci porta prima in Piazza Mascheroni e poi in Corsarola c’è l’ingresso del Museo di Scienze Naturali di Bergamo.

Un luogo che, se avete tempo a disposizione, val la pena di visitare: oltre all’iconico Mammut lanoso che colpisce grandi e piccini appena salito lo scalone principale, il Museo è un condensato delle scienze naturali a 360 gradi.

Lasciandoci richiamare dai chiari pannelli espositivi che arricchiscono teche e vetrine, possiamo ammirare reperti fossili di età preistorica, risalenti ai tempi dei dinosauri, minerali e rocce, ma anche lo scheletro di un capodoglio che una ventina di anni fa si spiaggiò dalle parti di Livorno.

La Bergamo di tanto, tanto, tanto tempo fa

Non meno interessanti risultano gli approfondimenti legati al territorio bergamasco, con molti fossili, rocce e reperti rinvenuti in provincia, nel corso del tempo. Il famoso Mammut di cui scrivevo in apertura, infatti, è stato ricostruito sulla base dei resti che sono stati trovati dalle parti di Petosino.

Una sala poi, sulla base delle scoperte effettuate, ricostruisce la Bergamo di 220 milioni di anni fa: attorno a un enorme mare di acqua cristallina, sorgevano isolotti con rigogliosa vegetazione dove potevamo vedere gli antenati di coccodrilli scaldarsi al sole, in attesa di attaccare una preda.

Alcune vetrine sono dedicate all’evoluzione dell’uomo, mentre i più piccoli si divertono sempre moltissimo a girare fra gli animali impagliati che permettono di guardare negli occhi un leone o uno squalo.

Proprio per i più piccoli, ci sono alcuni pannelli molto divertenti: è possibile toccare, ad esempio, alcune pellicce animali e indovinare a quale animale appartiene.

Costantino Beltrami

Di recente acquisizione, infine, è la straordinaria sezione dedicata all’esploratore bergamasco Costantino Beltrami che risalì il Mississipi fino a raggiungerne le sorgenti. Oltre ai racconti di viaggio, aveva riportato con sé alcuni oggetti degli Indiani d’America, oggi esposti nel Museo di Scienze Naturali di Bergamo.

Possiamo, dunque, ammirare strumenti musicali, tessuti e capi di abbigliamento originali, esposti in un allestimento curato nei minimi dettagli, con musiche a tema a far compagnia durante la visita.

Non aggiungiamo altro, per non togliervi le ulteriori sorprese che il Museo riserva a quanti riescono a organizzare una visita. Situato in Cittadella, in Città Alta, il Museo di Scienze Naturali di Bergamo segue orari e modalità di visita disponibili sul sito online https://www.museoscienzebergamo.it/

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