Passaggio monastero Sant’Agata

Passaggio monastero Sant’Agata

Passeggiando per Bergamo, ogni pietra, ogni strada, ogni fontana richiama un tassello del ricco passato che conserva. Accanto a queste piccole e grandi testimonianze di ieri, possiamo letteralmente tuffarci in siti che, dopo secoli di abbandono, riescono ancora a far rivivere il tempo che fu.
Dopo il restaturo del Monastero di Astino, questo 2015 ci riconsegna il passaggio monastero Sant’Agata.

Passaggio monastero Sant’Agata: dove si trova

Se non siete praticissimi con la topografia della nostra città, potreste avere qualche difficoltà a ricordare immediatamente dove si trova il passaggio monastero Sant’Agata che riapre il 27 giugno 2015.
In realtà, adesso che ve lo dico, ricorderete di esserci passati davanti decine e decine di volte (solo che non sapevate che si chiamasse così): in Corsarola (la prima parte della strada principale che collega Cittadella a Piazza Vecchia), dopo circa una decina di passi dalla Trattoria Bernabò, sulla sinistra, trovate lo slargo della Chiesa Sant’Agata del Carmine e un paio di metri dopo, sempre a sinistra, un piccolo passaggio che spesso ospita delle pesche di beneficenza. Ecco, quello è il passaggio monastero Sant’Agata.

Con la riapertura di questo passaggio, si potrà direttamente raggiungere il complesso del Carmine (foto) dalla Corsarola e apprezzare il sapiente lavoro di restauro che ha interessato il passaggio dove è stato portato alla luce un affresco.

Complesso del Carmine: storia e presente

Il complesso del Carmine, chiamato anche chiostro o claustro, è stato acquistato dai frati Carmelitani nel 1357 che qui posero la loro sede. Dopo i lavori del XV secolo, venne consacrato dal Vescovo Barozio e il complesso visse un periodo di serenità, integrandosi perfettamente con la città.
Le poche notizie che abbiamo ci dicono che, nel Settecento, ci furono dei restauri e venne edificata la cappella della Madonna, opera di Giovan Battista Caniana; da allora, pare che anche il complesso del Carmine fosse stato abbandonato a se’ stesso, riducendosi a uno stato di degrado.
Di recente, il TTB (Teatro Tascabile Bergamo) ha eletto il complesso come sua sede e ha tenuto interessanti attività culturali; oggi, grazie al TTB, il complesso è destinato a reinventarsi come centro culturale e intellettuale: qui, infatti, saranno ospitati i migliori eventi culturali della città (ad aprire questa nuova era c’è stato il Donizetti Night e, in questi mesi, ci saranno anche Lab 80 e Il Teatro Vivo).
Inoltre, è appena stata, infatti, allestita un’installazione di Contemporary Locus che, come sempre, riesce a valorizzare con inaudita abilità i luoghi storici della nostra città e, inoltre, sono in programma concerti, proiezioni e tantissime altre iniziative intellettuali.
Tutto questo sembra essere un intermezzo prima di poter dare una definitiva inquadratura al complesso che, per ora, sembra essere sospesa fra divenire centro di botteghe d’arte e ospitare il Conservatorio…

Nel mentre che si attendono sviluppi, non ci rimane che goderci questo angolo cittadino e apprezzare una volta di più un nuovo tassello di bellezza che ci viene riconsegnato: non solo un sito da visitare, ma soprattutto un pezzo parlante della nostra storia e un bellissimo tesoro che arricchisce il nostro territorio.

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