Pillole di storia del monastero di Astino

Pillole di storia del monastero di Astino

Fino a pochi anni fa, erano in pochi a sapere della presenza di un abbandonato monastero nei Colli di Bergamo: diroccato e senza molto da offrire se non uno spettacolo di macerie e ruderi, la storia del monastero di Astino si concludeva ingloriosamente con un triste epilogo, quello dell’abbandono.
Da anni si parlava di restauri e ristrutturazioni, ma come spesso accade si finiva nel nulla di fatto: per questo oggi, dopo il lungo processo di riqualificazione, siamo qui ad ammirarne le bellezze e a poter gridare al miracolo di Astino.

In breve tempo, infatti, una struttura destinata a lasciarsi vivere dal logorio del tempo è stata riportata a nuovo e oggi il monastero di Astino è una delle opere più riuscite che Bergamo ha fatto per l’Expo 2015.
Vi abbiamo detto come arrivarci, oggi vogliamo leggere insieme a voi un po’ della lunga storia del monastero di Astino.

L’affascinante storia del monastero di Astino

Monastero di AstinoEravamo negli anni del bui del Medioevo quando alcuni monaci vallombrosiani, guidati dal monaco Bertario, elessero la Valle d’Astino (una pacifica oasi di pace e natura raccolta tra il bosco dell’Allegrezza e il colle della Benaglia) come il luogo ideale per la costruzione di un imponente sito religioso. La Congregazione Vallombrosana, cui i monaci appartenevano, era stata fondata a Vallombrosa (Firenze) da  San Giovanni Gualberto.
Nel 1070, quindi, si registra la nascita ufficiale di questo monastero e nel 1117 venne consacrata la Chiesa del Santo Spirito: della struttura originaria del monastero, a base romanica, ci rimane il muro settentrionale della chiesa, la volta a crociera.
In breve, il monastero di Astino si conquistò la simpatia di molti, raccogliendo numerose donazioni e subendo diversi interventi di restauro che portarono il monastero ad allargarsi a tal punto da poter istituire anche un ospedale.
Tutto sembrava andare a gonfie vele per questa istituzione religiosa che, nel frattempo, vantava anche migliorie architettoniche e decorative, ma poi arrivò Napoleone e la sua avversità verso la Chiesa: nel 1797 il monastero di Astino venne soppresso e il Comune di Bergamo assegnò i suoi spazi all’Ospedale Maggiore; dal 1832 al 1892 gli ambienti del monastero venne adibiti a ospedale psichiatrico e, infine, il monastero venne utilizzato per attività agricole.
Nel 1923 venne venduto a privati e da qui iniziò la parte più travagliata della storia del monastero di Astino: in bilico fra progetti ambiziosi e querelle burocratiche, il tempo ha segnato il monastero, sempre più abbandonato a se’ stesso e lasciato andare… finchè nei primi anni del XXI secolo, finalmente si è trovato un accordo e Astino è rinato, e insieme a lei il suo piccolo, grande e incantevole monastero…

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