Rotonda di San Tomè (Almenno San Bartolomeo)

Rotonda di San Tomè (Almenno San Bartolomeo)

Almenno San Bartolomeo, un comune con poco più di 6.000 anime in provincia di Bergamo, sarà capace di sorprendervi (in bene, ovviamente).
A farla da padrone, qui, è senza dubbio la Rotonda di San Tomè, una chiesa in stile romanico dalla rara pianta circolare, ma nel tempo ha acquisito una buona fama anche il Museo del Falegname di Tino Sana…
Per oggi, assaporiamo il gioiello architettonico di San Tomè che, insieme a San Giorgio ad Almenno San Salvatore e diversi altri siti, fa parte dell‘Antenna Europea del Romanico.

Cenni storici

La Rotonda di San Tomè sorge nei pressi della via militare Rezia e di una necropoli romana; nei secoli dell’espansione del Cristianesimo, questa zona vide la costruzione di una chiesa dedicata a San Tomè (anch’essa a pianta circolare) nel IX secolo che, tuttavia, decadde in rovina.
Da questa primitiva costruzione nascono le origini dell’odierna Rotonda: il Vescovo di Bergamo decise, nel 1150 circa, di ricostruire daccapo la chiesa, ormai ridotta a un rudere, pur conservandone la struttura circolare.
Nella ristrutturazione, venne inclusa anche la costruzione di un monastero per le suore che, nei secoli successivi, fino al 1400 circa, si occuparono della Rotonda: nel XV secolo, il monastero venne soppresso e vari eremiti vennero incaricati della cura della Rotonda fino alla cessione della stessa alla parrocchia di Almenno San Salvatore.
Per secoli in disuso e a margini della vita comunitaria e religiosa, la Rotonda di San Tomè subì un’importante ristrutturazione nell’Ottocento; è tornata alla parrocchia di Almenno San Bartolomeo, nel XX secolo.

Cosa ha di speciale la Rotonda di San Tomè

 

– La prima e più importante caratteristica della chiesa è sicuramente la pianta circolare, una rarità per il periodo in cui venne costruita (XI-XII secolo) che possiamo trovare in poche altre chiese in Italia (S. Lorenzo a Mantova e il Duomo di Brescia);

– Secondo, la chiesa ha un gioco di volumi molto ricercato (3 cilindri, sovrapposti e di dimensioni decrescenti);

Rotonda di San Tomè– Terzo, la lanterna (l’ultimo cilindro di chiusura) dona un senso di leggerezza a tutta la struttura che, complici i materiali (calcare bianco-rosato, ceppo del Brembo e arenaria grigio-verde), si presenta molto robusta e solida;

– Quarto, la disposizione delle numerose finestre genera un gioco di luce davvero irripetibile, soprattutto in momenti dell’anno particolari, come gli equinozi;

– Quinto, gli interni sono ricchi di sculture e capitelli Rotonda di san tomèin perfetto stile romanico, semplici, essenziali e assolutamente eleganti;

– Sesto: la sua struttura è stata presa come esempio per la ricostruzione della chiesa di San Lorenzo a Mantova.

Dove si trova la Rotonda di San Tomè e come arrivarci

Rispetto all’attuale sviluppo del centro abitato di Almenno San Bartolomeo, si trova in posizione decentrata (località Agro), tuttavia facilmente raggiungibile sia con un breve e piacevole passeggiata che in auto.

A piedi, puoi parcheggiare nell’ampio parcheggio del centro commerciale La Fornace e fare una piacevole passeggiata di circa 2,5 km (mezzora) per le strade sterrate dei campi di Almenno (le indicazioni per raggiungere la Rotonda sono molto ben visibili) oppure, allungando per il centro abitato, camminando sulle strade asfaltate e arrivare alla Rotonda da dietro.

In auto, arrivato alla rotatoria del centro commerciale, prendi la seconda uscita e prosegui lungo Via Caduti Forze dell’Ordine, fino a una curva abbastanza stretta. Sulla destra trovi una stradina, imboccala e parcheggia nello spiazzo dedicato.

Risorse utili

È appena stata rilasciata una app gratuita per chi intende visitare le chiese del Romanico del Lemine. qui trovi tutte le informazioni utili.

ROTONDA DI SAN TOME’ AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO, provincia di Bergamo
PERIODO: XI secolo
RAGGIUNGIBILE IN AUTO: Sì, parcheggio nelle vicinanze
STRUTTURE RICETTIVE: sì
ACCESSIBILE A DISABILI: sì
INGRESSO LIBERO (in genere, i custodi propongono visite guidate).
VIETATO FOTOGRAFARE ALL’INTERNO
Orari di Apertura vedi il sito ufficiale. *Novità: da luglio 2015, visitabile anche nei giorni feriali*

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