Sant’Alessandro: chi era il patrono di Bergamo

Sant’Alessandro: chi era il patrono di Bergamo

Sant'Alessandro
By Rollroboter (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Il 26 agosto ricorre Sant’Alessandro, patrono di Bergamo: da sempre, la città ricorda il coraggioso e devoto soldato con una serie di celebrazioni, per chi si è sempre chiesto chi era sant’Alessandro e cosa fece di speciale nella sua vita ecco alcuni tratti essenziali della sua biografia.

Giovane e aitante, Alessandro era un soldato di Roma, un vessillifero per la precisione, cioè un soldato che – invece che combattere – dovesse tenere nel corso della battaglia alto lo stendardo, punto di riferimento per i suoi commilitoni.
La sua legione era la Tebea, cioè di Tebe in Egitto, composta principalmente da cristiani: siamo fra il III e il IV secolo d.C. e i seguaci di Cristo sono ancora perseguitati, pena non risparmiata neppure ai soldati che non seguissero i dettami dei vecchi dei pagani.
Massimiano, l’imperatore, non è misericordioso e condanna a morte molti compagni di Alessandro.

Avvertendo il pericolo sempre più vicino, Alessandro diserta e scappa a Milano dove verrà riconosciuto e arrestato la’ dove oggi sorge la Basilica di Sant’Alessandro, nei pressi di piazza Missori. Riuscì a scappare ed a evitare l’abiura, ma non riuscì a raggungere Como dove lo attendevano Fedele e Materno, due compagni.
Di nuovo, venne imprigionato e condannato a sacrificare agli dei pagani, si rifiutò e addirittura danneggiò l’altare: l’imperatore lo condannò a morte per decapitazione, ma nessun soldato riuscì a bloccarlo e a ucciderlo.
Quindi, Alessandro venne imprigionato e condannato a una morte per inedia.

Riuscirà di nuovo a fuggire e, stavolta, verrà a Bergamo dove, nei pressi del ponte sul Morla a Borgo Palazzo, sarà ospitato dal patrizio Crotacio e inizierà la sua opera di evangelizzazione delle gente, convertendo fra i primi Fermo e Rustico, anche loro in seguito martirizzati.

Scoperto dai Romani, Alessandro verrà catturato e condannato a morte per decapitazione nella piazza dove oggi sorge l’imponente chiesa di Sant’Alessandro in Colonna: era il 26 agosto del 303 d.C..
Buon Sant’Alessandro a tutti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.