Molto probabilmente, avrete letto sui giornali il programma di diverse visite guidate al vicolo Aquila Nera, in Città Alta e, molto probabilmente, vi siete chieste cosa ci fosse mai di interessante da vedere. Fughiamo subito ogni dubbio e diciamo che, indubbiamente, visitare il sito archeologico di vicolo Aquila Nera varrà la pena e sarà molto interessante.
Vicolo Aquila Nera: dove si trova?
Il vicolo Aquila Nera è una stradina stretta stretta che si trova in parte alla Biblioteca Angelo Maj di Città Alta (dando le spalle a Piazza Vecchia, sulla destra).
Imboccando questa stradina, ci troviamo, dopo pochi metri, sulla sinistra alcune vetrate da cui possiamo intravedere dei resti archeologici.
Vicolo Aquila Nera: cosa c’è da vedere
Si tratta di importantissimi scavi di età romana, venuti alla luce negli Ottanta nel corso dei lavori di ampliamento della Biblioteca Angelo Maj e, dal 1996, sono protetti da pannelli di vetro e cemento.
Sono, dunque, passati 18 anni fra ipotesi per valorizzare l’area, ma finora nulla di concreto è stato veramente fatto per rendere facilmente fruibile per la collettività i resti della domus romana.
Tutto immobile, insomma, fino all’inverno/primavera del 2015 che ha visto il lancio delle visite guidate agli scavi di Vicolo Aquila Nera: il primo appuntamento di gennaio 2015 ha richiamato un così folto numero di presenze che è stato assolutamente doveroso rendere obbligatoria la prenotazione per le successive visite guidate (una domenica al mese).
La visita al Vicolo Aquila Nera prende il via dalla Cittadella e, in particolare, dal Civico Museo Archeologico, e, dopo aver percorso il decumano massimo della città in età romana, arriva ai resti della domus (databile fra il I secolo a.C. e il II d.C.) in vicolo Aquila Nera, di cui oggi sono visibili i pavimenti e il pozzo.
Dunque, se avete voglia di scoprire un vero tesoro a km zero non vi resta che seguire con attenzione gli aggiornamenti sulle prossime date di apertura del sito di vicolo Aquila Nera e prenotare la vostra visita (gratuita, fra l’altro)… Tutte le info le trovate sul sito web del Museo Archeologico di Bergamo.