A Lovere, immagini ispirate alle opere di D’Annunzio in mostra

A Lovere, immagini ispirate alle opere di D’Annunzio in mostra

Adolfo De Carolis ha curato la grafica della pubblicazione de “La Figlia di Iorio”

Imprevedibile e vulcanico, Gabriele D’Annunzio è stato primario protagonista del panorama nazionale e internazionale del primo Novecento.
Noto al grandissimo pubblico per il suo impegno politico e militare e per quella dimora originale, affascinante e inquietante allo stesso tempo, il Vittoriale, il Vate è stato un autore di spicco dei primi decenni del XX secolo: il più celebre è senza dubbio “Il Piacere” (1888), ma indimenticabili sono anche “Il Fuoco” (romanzo del 1900) così come la tragedia “La figlia di Iorio” (1903), tanto per citarne alcuni.

Testi letterari entrati nella storia, edizioni vendute al pubblico corredate di prestigiose illustrazioni, spesso cadute in secondo piano rispetto al valore dell’opera in se’.
Scegliendo fra i grandi illustratori dell’epoca, D’Annunzio prediligette principalmente Adolfo De Carolis (impegnato anche con le opere di Giovanni Pascoli), così come Duilio Ciambellotti (autore di punta dell’Art Noveau) e l’amico Giuseppe Cellini.

Per tutti, amanti dello stile dannunziano e non, una pregevole mostra delle illustrazioni delle opere del Vate è in corso a Lovere, all’Accademia Tadini, fino al 28 settembre 2014.
Inaugurata il 19 luglio scorso, la mostra è curata da Valentina Raimondo e presenterà, oltre alle edizioni degli illustratori accreditati di D’Annunzio e di proprietà del patrimonio dell’Accademia, anche una reinterpretazione delle illustrazioni da parte di una giovane artista bergamasca, Arianna Tinulla.

La mostra seguirà i seguenti orari di apertura:
da martedì a sabato dalle 15 alle 19, la domenica e i festivi anche dalle 10 alle 12.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.accademiatadini.it o contattate il numero 035­96.27.80

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