Qualche tempo fa, Fondazione Dalmine ha inaugurato la sua nuova sede, in Piazza Leonardo da Vinci a Dalmine, laddove c’era la foresteria della ditta. Lì dove un tempo venivano ospitati dipendenti provenienti da fuori, oggi vengono ospitati laboratori di robotica industriale, una sala immersiva per vivere “da dentro” la fusione dell’acciaio (unica al mondo) e gli archivi della Dalmine.
L’edificio, risalente agli anni Venti, progettato da Giovanni Greppi, è stato oggetto di un processo di riqualificazione e oggi si presenta con elevati standard, pronto ad accogliere, fra le altre cose, la memoria di un polo industriale che è stato protagonista della storia del secolo scorso.
La conservazione, infatti, della cultura industriale è una delle mission che Fondazione Dalmine si propone: negli archivi della Dalmine sono custoditi oltre cento anni di storia dell’azienda, ma anche del paese che, insieme ad essa, nacque e si sviluppò.
La documentazione che Fondazione Dalmine custodisce è eterogenea: ci sono progetti e relazioni tecniche, brevetti, ma anche verbali e atti ufficiali degli organi direttivi, depliant, brochure, bozzetti e fotografie, ufficiali e ufficiose che hanno immortalato la vita di fabbrica.
I numeri sono importanti: 100.000 fotografie su supporti differenti, 10.000 volumi, 6.000 bozzetti, 900 oggetti, 900 video, giusto per dare un’idea di massima.
Parte di questi sono anche visitabili online, ad esempio sul portale http://facciaafaccia.org/it/ sono disponibili fotografie catalogate per luogo, anno e tematica.
Un’altra risorsa multimediale interessante è reperibile qui https://artsandculture.google.com/story/iQWxoW-U3NkYhg
dove si possono visionare fotografie che hanno scandito la storia della Dalmine.
Probabilmente, in futuro, saranno organizzate altre visite alla nuova sede della Fondazione Dalmine, un’occasione importante per toccare da vicino un pezzo di storia del nostro territorio.