Parcheggio Fara: il punto della situazione

Parcheggio Fara: il punto della situazione

Parcheggio FaraComitati e contestazioni stanno accompagnando, in queste ultime settimane, l’avvio del cantiere per il nuovo parcheggio Fara in Città Alta. A fronte delle ferme opposizioni di cittadini e non solo, l’intenzione dell’Amministrazione Comunale sembra non cedere e i lavori sembrano in procinto di iniziare.
Dunque, perché non fare un punto della situazione e dare qualche informazione pratica su quella che potrebbe essere la panoramica dei prossimi mesi.

Parcheggio Fara: ieri

Guardando le foto d’epoca  pare quasi incredibile che, negli anni Trenta, alla Fara non ci fosse altro che… un fupù, cioè un grandissimo burrone che venne ricoperto, per volontà dell’allora podestà Antonio Locatelli, con le macerie di numerose abitazioni di Città Alta, “vittime” del piano di risanamento.

Arrivare in Città Alta: questo è il problema!

Che Città Alta sia una delle mete più apprezzate del nostro territorio è noto da anni, ancor prima che si investisse moltissimo sul suo lancio turistico e ancor prima che arrivasse il riconoscimento da parte dell’Unesco.

Come ogni polo attrattivo, Città Alta richiama tante persone e, quindi, tante, troppe automobili. La comodità dell’automobile non viene messa in discussione, ma l’opportunità di riempire una città storica con rombi e clacson lo è da tempo. Non è un caso se, negli anni, si sia consolidata ed estesa la chiusura della città, introdotto il parcheggio su strada a pagamento, ipotizzato impianti – come scale mobili – di risalita e incentivato l’utilizzo della mobilità dolce per raggiungere la propria meta.

A fronte di queste iniziative certamente mirabili per preservare la godibilità della zona, si è da anni fatta avanti una soluzione di orientamento opposto, quella appunto del Parcheggio Fara, che incentiverebbe l’arrivo di gran parte dei turisti/bergamaschi direttamente nella cinta muraria con la propria auto.

Parcheggio Fara: il progetto

Come dicevamo, uno dei punti della debacle del Parcheggio Fara è la posizione dello stesso: posto nella zona della Fara, all’interno della cinta muraria, nei pressi della porta Sant’Agostino, il Parcheggio Fara verrà costruito a ridosso della Rocca, dopo averne estratto mc di materiale. Si tratta di un parcheggio multi-piano (9 livelli) in grado di ospitare oltre 470 vetture.
In tal senso, a preoccupare non è solo l’opportunità di arrivare o meno in auto in Città Alta, ma anche la stabilità del terreno e l’impatto idrogeologico della costruzione.

L’iter che porta ai giorni nostri è lungo, ma possiamo individuare alcuni momenti fondamentali: la stipula della convenzione fra il Comune e la società che gestirà il parcheggio nel 2004; l’avvio dei primi lavori nel 2008 e una frana nel dicembre dello stesso anno.

Dopo anni di stallo, ecco che nel corso del 2016 viene concluso l’accordo con la società Bergamo Parcheggi S.P.A. che prevede da una parte l’avvio dei lavori e la loro conclusione entro la primavera 2019 e dall’altra riconosce l’utilizzo del parcheggio a residenti e turisti, con la possibilità di accesso allo stesso da Porta S. Agostino tutti i giorni, 24 ore su 24.

Parcheggio Fara: i disagi del cantiere

Se da una parte l’opposizione dei cittadini alla realizzazione di quest’opera non manca dall’altra pare che l’intenzione di proseguire non venga meno.

Inutile dire che un cantiere del genere provocherà diversi disagi ai cittadini, ma quali?
Uno dei principali riguarderà il quartiere di Valtesse: nel Campo Utili viene installata una teleferica che, collegando le Mura, permetterà il passaggio di materiale edile necessario per il cantiere. La soluzione è evitare il passaggio di una quantità enorme di camion in Porta S. Agostino.
La zona di Valtesse sarà quindi quella che subirà maggiori disagi in questa fase, con il passaggio di circa 5000 camion, con un importante picco di traffico veicolare.

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