Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore

Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore

San Giorgio Almenno San Salvatore

Il Lemine è una terra feconda di architettura romanica e, fra i vari monumenti presenti, la Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore è uno degli esempi più interessanti per due motivi: primo, per la grandezza della chiesa (piuttosto grande per lo stile romanico) e, secondo, per la bellezza degli affreschi medioevali conservati.

Come raggiungere la Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore

Arrivare alla Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore è davvero semplice: percorrendo via Caduti Forze dell’Ordine che collega i due Almenno, imboccare via Borgo Antico, proseguendo supera l’intersezione con via Padre Gazzaniga e, dopo un centinaio di metri, sulla destra, trovi una serie di parcheggi dove puoi lasciare l’auto.
Prosegui a piedi e, dopo una ventina di passi, sulla destra troverai una strada con ghiaia che ti conduce direttamente alla chiesa di San Giorgio.

Chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore: la storia

La Chiesa di San Giorgio è databile attorno al XII secolo, costruita per dotare la zona di una chiesa più grande della Pieve di San Salvatore, ritenuta inadeguata per il numero crescente di fedeli. Anche se non è certo, pare che la volontà di costruire questa chiesa sia stata del Vescovo Gerardo (promotore anche della costruzione della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Alta).
I lavori procedettero senza problema, utilizzando materiali di prima qualità, fino ai 2/3 dell’altezza delle mura perimetrali quando, per cause sconosciute (forse per la scomunica del Vescovo), si arrestarono. Ripresero solo successivamente (nel XII secolo), con l’impiego di sassi di fiume: la differenza nel materiale di costruzione è tutt’ora evidente sulle pareti.
Sebbene rimase sussidiaria della Pieve di San Salvatore, San Giorgio era di fatto la parrocchia per i fedeli e, per questo motivo, fu oggetto di particolari cure e affrescata con dipinti di gran pregio.
Subì un’ascesa di popolarità e subito dopo un declino che la portarono quasi alla rovina se non fosse stata rivalutata in occasione della peste del Seicento (quella narrata dal Manzoni) che riportò numerosi fedeli a pregare nelle mura della chiesa di San Giorgio, in cui vennero seppelliti numerosi appestati.
In età napoleonica venne costruito l’adiacente cimitero e furono ipotizzati interventi di restauro che avrebbero potuto trasformare profondamente il patrimonio artistico della Chiesa.
In seguito, nel XX secolo, rimase abbandonata per un lungo periodo, salvo poi essere oggetto di numerosi interventi di restauro che hanno permesso alla Chiesa di riconquistare un aspetto fedele al passato.

Architettura della chiesa di San Giorgio

L’interno della chiesa è a tre navate su pilastri che sorreggono tre archi a tutto sesto, sugli archi al centro sono visibili due cicli di affreschi di pregio. Sull’arco a destra viene narrata la via Crucis di nostro Signore, dalla presentazione a Ponzio Pilato alla morte in Croce (fascia superiore, da sinistra a destra), seguita (nella fascia inferiore, da destra a sinistra) dal Giudizio Universale all’incontro di Gesù risorto con la Maddalena.
Gli affreschi sulla sinistra (peggio conservati) riportano altre vicende relative alla vita di Cristo.
Sui costoni del tetto, in fondo alla navata centrale, è conservato un osso (presumibilmente di balena) che la leggenda vuole che sia appartenuto a un mostro che terrorizzasse la zona e che venne sconfitto da San Giorgio… (se ti sembra di aver già sentito questa storia è perché forse sei passato dal Santuario di Paladina).
L’abside è sicuramente stato realizzato da maestranze specializzate, come si può facilmente rilevare dalla buona fattura della costruzione (paragonabile anche nella geometria a quella di Santa Maria Maggiore, a sostegno della tesi che fra i due edifici ci fosse dietro la stessa persona).
Gli affreschi sulle pareti laterali sono databili intorno al Trecento e Quattrocento e ripropongono dipinti di ex voto (lato facciata sulla destra del portone d’ingresso), immagini di Santi (S. Antonio, San Defendente, Santa Lucia, Sant’Alessandro, San Giovanni Battista), fra cui sulla parete a sud San Giorgio in groppa al cavallo bianco.

La devozione per San Giorgio

Costruita in età medioevale, la chiesa è dedicata al santo cavaliere San Giorgio: a quei tempi, nobiltà e guerra andavano a braccetto e la figura di San Giorgio, impavido condottiero, rappresentava il non plus ultra, cioè colui che combatte il male e gli infedeli.

CHIESA DI SAN GIORGIO AD ALMENNO SAN SALVATORE, provincia di Bergamo
PERIODO: XII secolo
RAGGIUNGIBILE IN AUTO: Sì, parcheggio libero nelle vicinanze
STRUTTURE RICETTIVE: no
ACCESSIBILE A DISABILI: sì
INGRESSO LIBERO

Orari di apertura:  vedi sito ufficiale. *Novità: da luglio 2015, visitabile anche nei giorni feriali*

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