Da Valbondione al Rifugio Coca

Da Valbondione al Rifugio Coca

Situato nel comune di Valbondione, in Val Seriana a circa un’ora di macchina da Bergamo, il rifugio Coca è una delle classiche mete in terra orobica, a maggior ragione quest’anno in cui cade il centenario della sua costruzione, risalente appunto al 1919.

Rifugio Coca: il percorso

Partendo da Bergamo, si sale tutta la Val Seriana fino ad arrivare nell’abitato di Valbondione; proseguiamo verso la frazione Sambughera dove parte il sentiero il 301 del Cai,
qui è possibile lasciare la propria macchina in uno dei parcheggi o lungo strada.

Abitato di Valbondione fa rima anche con le cascate del Serio: quindi, se decidete di intraprendere questa uscita nelle giornate delle aperture delle cascate del serio, prima dell’abitato di Valbondione, bisogna acquistare il biglietto per il posteggio che, una volta arrivati al rifugio, vi verrà rimborsato, previa esibizione dello stesso.

Se dovessimo riassumere in una sola parola l’intero sentiero non vi sono dubbi che sceglieremmo “costante”. Una volta iniziato il sentiero per il rifugio Coca, ci si trova ad attraversare un piccolo ponticello e da qui in sentiero comincia a salire con una pendenza per l’appunto costante per le 2 ore e mezza di ascesa.

Ma un piccolo spoiler ne vale davvero la pena un po’ di fatica.

Completamente in roccia il percorso per il rifugio Coca è abbastanza difficoltoso non per passaggi particolarmente impegnativi ma per la sua pendenza. Il primo tratto sale sulla costa della montagna, se andate d’estate un cappellino o bandana sono d’obbligo, quando si entra nel bosco la calura del sole diminuisce decisamente ma non posso dire della pendenza, ma continuiamo, usciti dal bosco il panorama è da mozza fiato si vede tutta la vallata è le vette che costeggiano il sentiero.
Non manca tanto: costeggiato il fianco della montagna, il nostro sguardo è attirato dalla vetta del Pizzo Coca, ed eccolo una costruzione con le persiane rosse, li appollaiato sulla montagna la nostra meta, il Rifugio Coca.

Il segna via indica ancora una quarantina di minuti di cammino, qui troviamo un tratto con dei paletti in ferro ed una catena, servirà per la discesa, questo è il tratto più difficile perché la stanchezza comincia a farsi sentire e la pendenza non accenna a diminuire, ma ancora un piccolo sforzo e ci siamo.

Finalmente siamo arrivati: dopo l’ultimo strappo ecco il rifugio, articolato su tre livelli, mette a disposizione circa una novantina di coperti. Un consiglio, se decidete di pranzare: vi conviene prenotare appena arrivate; inoltre, ci sono una cinquantina di posti letto per chi decide che il rifugio Coca non è una meta, ma l’inizio di una nuova salita.

La vista è spettacolare: incastonato in una piccola valletta alle spalle si erge il maestoso Pizzo Coca.

Rifocillati con un buon bicchiere di vino e un pasto degno dei migliori ristoranti, partiamo per la nostra discesa, decisamente più leggera, ma vi ricordo di prestare attenzione al primo tratto, quello con le catene, che è abbastanza sdrucciolevole, per il resto nulla di troppo impegnativo.

Alla prossima uscita….

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