Leonardo da Vinci fu un genio di impareggiabile talento nella storia dell’Umanità: nella sua lunga vita si occupò di tantissime cose, fece studi e ricerche in ogni campo del sapere e viaggiò parecchio. Il maestro passò anche dalle nostre parti e, in quelle occasioni, non mancò di lavorare duramente, come sempre. Leonardo da Vinci a Bergamo si interessò soprattutto delle valli e, in particolare, riprodusse delle cartine geografiche che, ancor’oggi, ci lasciano senza parole per l’accuratezza con cui sono state stese, considerati i mezzi dell’epoca.
Gli schizzi di Leonardo da Vinci a Bergamo
Degli schizzi di Leonardo da Vinci a Bergamo ci sono rimaste le rappresentazioni cartografiche della Valle Brembana, della Valle Imagna, della Valle Camonica e del Lago d’Iseo, che oggi fanno fanno parte della Raccolta Reale dei Windsor (fogli 12673 e 12674). Non essendo datati, non sappiamo quando Leonardo realizzò questi schizzi a inchiostro (dimensioni 26,5×39,5 cm), ma dalle biografie leonardesche ci risulta che il maestro fu ospitato a Vaprio dalla famiglia del suo allievo Francesco Melzi fra il 1482 e il 1513, periodo a cui probabilmente si può far risalire questi schizzi.
Per interesse personale (Leonardo adorava i fossili e i minerali) e su commissione del Re di Francia (interessato alla morfologia del territorio bergamasco, allora parte della Repubblica di Venezia, contro cui la Francia era in guerra) Leonardo tracciò queste cartine, con il suo consueto metodo di scrittura da destra a sinistra, indicando i toponimi anche come pronunciati dai locali e segnalando le distanze fra le varie località.
Girando qua e la per la nostra provincia avevamo intuito che abbiamo la fortuna di vivere su un territorio ricco di cose interessanti da vedere e scoprire; ora che sappiamo che anche il genio di Leonardo da Vinci si innamorò di questa terra, ne abbiamo la certezza!