Alla scoperta del borgo di Rusio e dei suoi dintorni

Alla scoperta del borgo di Rusio e dei suoi dintorni

La nostra breve vacanza a Castione della Presolana continua, complice anche il meteo non ottimale decidiamo di andare a visitare il piccolo, ma suggestivo borgo di Rusio.

Il borgo di Rusio: un po’ di storia

I primi cenni storici del borgo di Rusio risalgono al tardo Trecento, ma solo nel Quattrocento prende forma di contrada.

Al centro di Rusio sorge la chiesta intitolata a San Giacomo risalente al Quattrocento e rimaneggiata più volte durante gli anni. Il borgo di Rusio è un raro esempio di architettura contadina con la tipica struttura urbanistica delle antiche contrade.

Il borgo di Rusio: come raggiungerlo

Partiamo dalla piazza Roma nei pressi del municipio risaliamo piazza Venezia spostandoci dalla trafficata Ss671 più all’interno verso via S. Rocco la strada in leggera salita ci porta al bivio con via Glaiola per raggiungere il borgo bisogna tenere la destra.

Dopo poche decine di metri appena superata un’abitazione troviamo l’inizio di numerosi sentieri, tra i più interessanti troviamo sicuramente il sentiero per il rifugio Rino Olmo e quello per la valle dei mulini, alla quale sicuramente dedicheremo un’uscita ad hoc.

Superiamo un ponte e seguiamo una strada acciottolata che ci porta direttamente nel cuore del meraviglioso borgo di Rusio: ad accoglierci troviamo una diligenza completamente in legno, finemente decorata.

Continuiamo la nostra esplorazione: superata la chiesa, svoltiamo a sinistra raggiungendo una piccola gelateria nota per l’utilizzo del latte di capra per la produzione del suo delizioso gelato.

Troviamo la partenza di due sentieri uno che ci porta fino a via Dernez, mentre l’altro, che abbiamo seguito noi, ci porterà nella in località Denzil e poi a Bratto.

Il sentiero inizia a salire lungo un acciottolato e ben tenuto viale alberato con tratti abbastanza impegnativi, fortunatamente il sentiero dopo spiana diventando una piacevole passeggiata.

Il giro ad anello che riporterà alla fine nuovamente a Castione, continua con sinuosi sali e scendi lambendo alcune recinti dove alcuni cavalli ci scrutano incuriositi.

Giungiamo alla fine del percorso sbucando in via Edera dal bosco, per poter tornare al punto di partenza bisogna attraversare la strada statale. In questo ci viene in aiuto un pratico sottopasso che ci porta dall’altra parte della provinciale in un parco giochi molto ben attrezzato per i più piccoli e non solo.

Possiamo trovare un fornitissimo bar dove è possibile pranzare con panini o con piatti della tradizione bergamasca: noi lo stra consigliamo.

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