Imbersago, piccola cittadina sulla sponda di Lecco del fiume Adda di circa 2.400 abitanti, e Villa d’Adda, paesino sulla sponda bergamasca dell’Adda di circa 4.000 abitanti, hanno in comune una piccola grande cosa, il traghetto di Leonardo.
Il traghetto di Leonardo, fra leggenda e realtà
Sebbene tutti lo chiamino il traghetto di Leonardo, non ci sono evidenze storiche che il genio vinciano sia il vero padre dell’imbarcazione. Anzi, autorevoli studiosi ritengono che ai tempi di Leonardo il traghetto a fune fosse già in uso e che i disegni realizzati e presenti nel Codice Windsor siano delle splendide riproduzioni di queste, effettuate sulla base delle osservazioni e degli studi di Leonardo. Il traghetto disegnato da Leonardo era quello che collegava Vaprio a Trezzo d’Adda.
Ad ogni modo, il traghetto di Leonardo a Imbersago è una delle rarissime riproduzioni al mondo del traghetto a fune e l’unica tutt’oggi funzionante.
Il traghetto sfrutta la sola energia della corrente del corso d’acqua e, grazie a una fune tesa fra le due sponde che evita che il natante rimanga in balia delle onde, si muove nel fiume con un moto laterale indiretto.
Naturalmente, più la corrente è forte e più veloce è il passaggio fra le due sponde; in caso di corrente completamente ferma occorre l’intervento umano che, con timoni, permette al traghetto di muoversi.
Il traghetto di Leonardo a Imbersago
Situato all’interno dell’EcoMuseo Adda di Leonardo, il traghetto collega Imbersago a Villa d’Adda.
Imbersago si trova a circa 3 km dal Ponte di Paderno, piacevolmente raggiungibile dalla camminata sull’alzaia del fiume Adda. In alternativa, è possibile raggiungere in auto Imbersago.
Il traghetto, composto da due barconi affiancati e sormontati da una pedana, occupa una superficie di circa 60 mq e consente di trasportare simultaneamente almeno 4 auto e numerose persone con un costo alla portata di tutti.
Il traghetto di Leonardo è una delle piacevoli scoperte che un’uscita a pochi passi da casa riesce a riservarci, come sempre!