Il suo restauro è stato talmente magistrale che in pochi hanno resistito alla tentazione di farci un salto. Stiano naturalmente parlando del Monastero di Astino, raro gioiello di struttura religiosa medioevale, che restaurato dopo decenni di abbandono e degrado è tornato a splendere la scorsa primavera, aperto per tutta la durata di Expo, è stato eccezionalmente allestito un parcheggio Astino in uno dei campi su via Astino per permettere un più agevole afflusso dei numerosissimi visitatori.
Parcheggio Astino e le regole del Piano territoriale di coordinamento del Parco dei Colli
Il parcheggio che, nei mesi scorsi, è stato allestito in occasione di Expo era caratterizzato dall’eccezionalità. Venendo meno questo importante requisito, le possibilità di allestirlo di nuovo calano sensibilmente, entrando la realizzazione del parcheggio di Astino in contrasto con le regole del Piano territoriale di coordinamento del Parco dei Colli, area su cui il monastero sorge.
Una soluzione sarebbe che l’adozione di una variante al piano territoriale di coordinamento che la Regione Lombardia dovrebbe adottare, con tempistiche non certo brevi. La situazione, insomma, non è semplice e non sembra vedere una soluzione nel breve periodo. Nel frattempo, però, occorre adottare delle misure che evitino quanto si è già verificato lo scorso anno e, cioè, che i visitatori parcheggino nei campi, in assenza di altri parcheggi.
Dalla navetta ATB alla chiusura del monastero nei weekend di proposte ne sono state avanzate diverse. Anche noi vogliamo dire la nostra a chi volesse visitare il monastero, pur in assenza di parcheggi: seguite uno dei percorsi pedonali da noi suggeriti qui e migliorerete l’esperienza di visita al monastero. Passo dopo passo entrerete maggiormente in sintonia con l’ambiente unico e isolato che circonda Astino e, con la fantasia, immaginate come sarà stato il tutto agli occhi dei monaci vallombrosiani più di 1000 anni fa quando decisero che quello era proprio il punto giusto per erigere il loro monastero….