Il sistema idraulico dell’Alta Val Brembana

Il sistema idraulico dell’Alta Val Brembana

Dopo mesi di escursioni e trekking, è arrivato anche per noi il momento di fermarci e cogliere l’occasione che queste uggiose giornate ci offrono: conoscere meglio il territorio che ci circonda da un altro punto di vista. Incuriositi, abbiamo approfondito il sistema idraulico dell’Alta Val Brembana e condiviamo con voi alcune informazioni.

La centrale idroelettrica di Carona

Carona, il grazioso paese dell’Alta Val Brembana, è il punto di partenza di molte escursioni ed ospita sul suo territorio la centrale idroelettrica che rappresenta oggi il principale impianto idroelettrico dell’Alta Val Brembana con i suoi 48.000 kW di potenza efficiente.

La centrale, situata a 1116 mt di altitudine, entra in servizio nel 1924 e, dal 1980, è dotata di un unico gruppo di potenza da 48.000 kW che ha sostituito i tre gruppi turbina/alternatore. L’attuale gruppo è ad asse verticale e viene azionato da una turbina Pelton con sei iniettori, perfetta per gli impianti con forte dislivello.

La centrale, dal punto di vista architettonico, si presenta austera, con linee classicheggianti e affreschi illustrativi dell’impianto idraulico.

Il sistema idraulico dell’Alta Val Brembana

La centrale idroelettrica di Carona non è che un tassello del più ampio e strutturato sistema idraulico dell’Alta Val Seriana che comprende otto laghi (Marcio, Pian Becco, Pan Casere, Diavolo, Fregalbolgia, Val dei Frati, Gemelli e Colombo) che tramite due canali alimentano il lago di Sardegnana che costituisce il serbatoio di carico della centrale di Carona.

Il lago di Sardegnana alimenta la centrale di Carona con una condotta forzata della lunghezza di 1500 mt, dopo un salto di oltre 600 metri. Qui l’energia elettrica, tramite appositi trasformatori, viene distribuita alla popolazione e l’acqua viene restituita all’ambiente.

Oltre alla generazione di corrente, il sistema idraulico dell’Alta Val Brembana è importante per regolare e uniformare le portate del fiume Brembo, piuttosto altalenanti, e proteggere il territorio in caso di piene dovute a eventi amosferici avversi di particolare intensità.

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